montessori, perchè no?

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Viviamo, come genitori, insegnanti, cittadini e come associazione Humus dentro gli orizzonti incerti e con le domande del nostro tempo, ed è questo stare nella complessità del presente che ci ha portati a intraprendere strade poco battute per migliorare le nostre relazioni educative e per provare a vivere tutti meglio la scuola.

Humus, associazione di promozione sociale, da circa due anni ha iniziato un lavoro di approfondimento sul tema dell’educazione focalizzando l’attenzione sulla didattica e le pedagogie alternative. Oltre allo studio Humus propone e conduce esperienze ludiche, manuali ed espressive per bambini e ed adulti prevalentemente nel territorio della Carnia.

Dagli studi, incontri, visite a scuole che l’associazione ha realizzato e in sinergia con le reti ed esperienze regionali e nazionali, si è giunti alla tappa fondamentale del convegno ‘Maria Montessori: attualità di una proposta educativa’.

Il pomeriggio del 17 maggio, oltre a stimolare per alcuni un introduzione e per altri un primo approfondimento di ciò che, nella visione pedagogica e nella prassi il metodo Montessori, è divenuto luogo di esperienza – attraverso immagini e costrutti teorici espressi con vivida competenza – di quel paradigma che definirei “l’apertura al mondo” intesa come sguardo curioso, che usa i cinque sensi e si allena a rimuovere pregiudizi e va incontro all’alterità. Uno sguardo non giudicante su sé e il bambino che permette anche alle mani e ai corpi di ‘agire nello spazio e tra le cose per scoprire, imparare, ricercare ancora.

Una tappa fondamentale, il convegno, proprio perchè gli interventi delle relatrici (insegnanti, formatrici e ricercatrici) e del papà, insieme al confronti e alle domande innescati dal pubblico, hanno permesso che accadesse un processo, anche acceso, di apertura al mondo. Questo il messaggio che è passato: l’esperienza Montessori, che centra la propria azione educativa sull’osservazione del bambino e dei processi, non sulla definizione di prodotti e la valutazione dell’alunno attraversa i cinque continenti e in ogni luogo e tramite i suoi insegnanti, sa contaminarsi e intrecciarsi con altrettanto validi apporti, aspetti culturali della vita e pratiche educative, in armonia con l’assunto della centralità del bambino, la fiducia nella sua capacità costruttiva, la sua libertà come mezzo per la crescita e l’apprendimento.

Ogni bambino, ci dice la Montessori, cresce con i suoi tempi e attiva le proprie competenze, utili alla vita, prime fra tutte la conoscenza di sé fornita dall’esperienza diretta dell’ambiente e dalla relazione con gli altri, dentro e fuori la scuola. L’elemento fondamentale è che l’apprendimento sia un esperienza interessante, che incuriosisca e faccia nascere interesse e passione. E qui l’importanza fondamentale dell’ambiente scuola: donando ai bambini un ambiente e dei materiali sensoriali e didattici belli e interessanti, adatti ai loro bisogni, essi possono apprendere tramite l’esperienza, osservare i compagni, sbagliare e autocorreggersi poiché il controllo dell’errore è dato dal materiale stesso.

Insegnanti, genitori, cittadini, siamo usciti dalla sala della comunità montana con una implicita proposta: osare metterci in gioco, confrontarci, pensare in grande, poter parlare di libertà!montess

Quindi ecco il tema della libertà a scuola, che non significa che si lasci il bambino fare quello che vuole non permettendogli di apprendere le regole del buon vivere. La libertà è vissuta in una cornice ordinata e nella rigorosa organizzazione dello spazio in cui vive il bambino e dei materiali con cui lavora, è possibile grazie al ruolo dell’insegnante come accompagnatore che osserva, spiega senza valutare e imporre, cosicchè le regole e i limiti si costruiscono e sedimentano grazie alla relazione non autoritaria e al fare quotidiano. Si è parlato in questo senso di ‘regola silenziosa’ e poi ancora di mancanza di stimoli alla competizione come motore per l’apprendimento, di promozione dell’autostima e sicurezza di sé, di vita ed esperienza imprescindibile all’aria aperta e di silenzio: quel silenzio in aula prodotto dalla concentrazione dei bambini nelle attività quindi non dettato dall’autorità e…infine, di ritardatari all’uscita da scuola ovvero di bambini interessati all’attività che non scalpitano per uscire da scuola, ma a volte chiedono di poter terminare il lavoro iniziato a prescindere dal suono della famosa campanella!

Tanto è emerso e continua ad emergere e a darci entusiasmo, per cui continua la raccolta di adesioni delle famiglie intenzionate a iscrivere il proprio figlio in una sezione a differenziazione didattica a metodo Montessori nella scuola pubblica dell’infanzia e primaria in Carnia.

Inoltre promuoviamo la frequenza dei corsi sul metodo Montessori accreditato per gli insegnanti che si tengono e si terranno a Udine, sempre proiettati alla costruzione dal basso anche sul nostro territorio di un’altra modalità di essere scuola aprendoci alle possibilità, all’alterità, al mondo.

Per ricevere informazioni e per aderire, humus.posta@gmail.com oppure fb – scuola montessori tolmezzo.

Incontro Educazione Steineriana

L’Associazione familiare Humus, per il ciclo di incontri di in-formazione sull’educazione, presenta due incontri sulleducazione nella scuola steineriana:

 

martedi 2 aprile ore 14.30 presso la Cooperativa Itaca, via della Cooperativa 10, Tolmezzo

incontro con Lucia, mamma di una ragazza che ha frequentato le scuole steineriane e che ha seguito la scuola steineriana di formazione per insegnanti.

Potrà parlarci dei capisaldi teorici e di alcuni esempi di risvolti pratici del fare scuola secondo questa filosofia.

 

sabato 6 aprile ore 17.30, presso l’ex asilo di Caneva di Tolmezzo, in via Peralba a Caneva

incontro con Paola Ciuoffo, mamma che ha scelto per i figli la scuola Waldorf, amministratrice delle scuole dell’infanzia di Venezia e di Oriago e cofondatrice della scuola di Venezia; ci parlerà di come nasce una scuola steineriana, del ruolo della famiglia nella scuola, degli effetti positivi salienti, secondo lei, di cui beneficia un bambino che frequenta queste scuole.

 

Cogliamo quest’occasione per informarvi del progetto di dar vita ad un gruppo aperto a genitori, insegnanti ed appassionati, che possa iniziare ad incontrarsi regolarmente e abbia il desiderio di discutere, analizzare e promuovere concretamente possibilità alternative al sistema educativo tradizionale sul territorio.

 

Gli incontri come sempre sono aperti a tutti, bambini, genitori, insegnanti, educatori, appassionati …

Per maggiori informazioni: Arianna 3334883620/ Sonia 3315242777